ANALISI DEI RISCHI

ESEMPIO DI ANALISI DEI RISCHI RELATIVO AL REQUISITO ESSENZIALE 1.4.2.2 DELLA DIRETTIVA MACCHINE

C.=> Conforme; N.C=> Non Conforme; N.A.=>Non Applicabile;

La macchina risulta Non Conforme a questo requisito in quanto (ad esempio) aprendo la protezione la macchina non si arresta.

1.4-CARATTERISTICHE RICHIESTE PER LE PROTEZIONI ED I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1.4.2.2 Protezioni mobili

 A. Le protezioni mobili del tipo A devono:

 C.

 N.C.

 N.A.

 - per quanto possibile,restare unite alla macchina quando siano aperte;

 X

   
- essere munite di un dispositivo di bloccaggio che impedisca l'avviamento degli elementi mobili, sino a quando esse consentono 'accesso a detti elementie inserisca l'arresto non appena esse non sono più in posizione di chiusura.

 X

   
 B. Le protezioni mobili del tipo B devono essere progettate ed inserite nel sistema di comando in modo che:  

 X

 
 - la messa in moto degli elementi mobili non sia possibile fin tanto che l'operatore può raggiungerli,  

 X

 
 - la persona esposta non possa accedere agli elementi mobili in movimento,  

 X

 
 - la loro regolazione richieda un intervento volontario, ad esempio, l'uso di un attrezzo, di una chiave, ecc.,  

 X

 
 - la mancanza o il mancato funzionamento di uno dei loro elementi impedisca l'avviamento o provochi l'arresto degli elementi mobili  

 X

 
 - un ostacolo di natura adeguata garantisca una protezione in caso di rischio di proiezione.  

 X

 

Commento per il redattore dell'Analisi dei Rischi
I protettori mobili al contrario di quelli fissi devono rimanere solidali alla macchina quando sono in posizione di apertura, per evitare nei limiti del possibile la manomissione dei microinterruttori di sicurezza. Saranno provvisti di maniglie per facilitare l'apertura e la chiusura. L'azione di apertura dovrà provocare l'arresto degli elementi mobili raggiungibili; nel caso le inerzie siano tali da rendere ciò impossibile, si dovrà provvedere all'installazione di microinterruttori interbloccati, che impediscono l'apertura del protettore fino a quando gli organi non sono all'arresto.
Norme di riferimento
EN 292-2 Sicurezza delle macchine - Concetti base, principi tecnici e specifiche EN 294 Distanze di sicurezza per impedire il raggiungimento di zone pericolose con gli arti superiori. EN 953 Prescrizioni generali per la progettazione e realizzazione dei protettori fissi e mobili. EN 1088 Dispositivi di interblocco con e senza bloccaggio della protezione L'operatore deve intervenire frequentemente nella zona di lavoro (parti della macchina in movimento) per regolazioni o per pulizia. Anche altre persone (operatori macchine vicine) possono essere esposte al rischio nelle zone di passaggio. Esposizione al rischio:Vi è accessibilità a parti mobili con rischio di schiacciamento, cesoiamento, trascinamento degli arti superiori (ved. Requisito Essenziale 1.3.7).
COMMENTO ALLA NON CONFORMITÀ
L'operatore deve intervenire frequentemente nella zona di lavoro (parti della macchina in movimento) per regolazioni o per pulizia, questo è il motivo della scelta della protezione mobile. Esiste un riparo mobile (sportello incernierato) che è sprovvisto di dispositivi di interblocco tali per cui, aprendo il riparo, si provoca l'arresto delle parti mobili.
Il Costruttore interviene inserendo un microinterruttore di sicurezza, eliminando pertanto la non-conformità al requisito essenziale. Il riparo mobile (sportello incernierato) è viene infatti provvisto di un dispositivo di interblocco tale per cui, aprendo il riparo, si provoca l'arresto delle parti mobili.