Fenomeno di cavitazione e di abrasione

La corrosione per cavitazione e' una forma particolare di corrosione per erosione legata alla formazione e rottura di bolle di vapore d’acqua all’interfaccia metallo/liquido, nella quale si ha il concorso di un effetto meccanico e di uno corrosivo. La sequenza con cui questa corrosione si manifesta e' la seguente: formazione della bolla, sua rottura, conseguente distruzione del film protettivo e corrosione del metallo sottostante; restaurazione della pellicola protettiva. La ripetizione di queste fasi provoca la formazione di cavita' e la veloce rottura di bolle provoca la deformazione plastica in molti materiali metallici.

La corrosione per abrasione si manifesta in corrispondenza di superfici di parti sotto carico soggette a vibrazione e/o slittamenti ripetuti, anche se su distanze cortissime. Questa e' una forma particolare di corrosione per erosione e si produce in mezzo acquoso mentre la prima nell’atmosfera.

Il fenomeno puo' essere interpretato con duplice meccanismo: nella sequenza usura-ossidazione, i ponti formatisi per saldatura sotto pressione delle asperita' superficiali, nel moto relativo dei blocchi, si rompono formando frammenti metallici che per l’elevata superficie specifica e per le alte temperature si ossidano; nella sequenza ossidazione-usura la pellicola d’ossido, duro e fragile rispetto al metallo, si rompe nei punti di contatto esponendo superfici vergini che immediatamente si riossidano.

Nel primo caso l’usura da attrito e' vista come responsabile del fenomeno e l’ossidazione e' considerata un effetto collaterale, nel secondo il fenomeno e' visto come una deformazione, accelerata dalla abrasione. In realta' gli effetti sono comuni ai due meccanismi, che verosimilmente concorrono alla degradazione del materiale metallico.

La corrosione per abrasione puo' essere combattuta con l’impiego di lubrificanti che riducono l’attrito ed escludono l’ossigeno negli interstizi tra le asperita' superficiali, ricorrendo a materiali duri ed induriti superficialmente, rendendo ruvide le superfici e/o aumentando il carico per annullare il moto relativo tra i blocchi, usando guarnizioni, ecc.