Acciai da bonifica In questo gruppo sono compresi
i tipi di acciaio da costruzione destinati al trattamento di bonifica
(tempra seguita da rinvenimento intorno a 600 °C). In generale gli acciai da bonifica sono impiegati per la costruzione di organi meccanici sottoposti a carichi statici e dinamici; essi trovano largo impiego nelle industrie meccaniche, per alberi di qualsiasi tipo, semiassi, aste, bielle, organi di collegamento, leve, steli per magli, colonne presse, ecc. l tipi al carbonio possono essere forniti sia allo stato naturale di laminazione che normalizzato, mentre i tipi legati sono forniti normalmente allo stato ricotto. Tutti gli acciai di questo gruppo possono anche essere forniti allo stato bonificato per determinate caratteristiche. Le caratteristiche meccaniche indicate nelle tabelle che seguono sono impegnative in sede di collaudo solo per il saggio del diametro di 16 mm. allo stato bonificato, dopo trattamento termico secondo le temperature indicate. La grande varieta' d’impiego, di dimensioni e di forma degli organi meccanici a cui gli acciai da bonifica sono destinati, impone una scelta oculata dell’acciaio in base alle sollecitazioni cui il particolare sara' sottoposto. E’ di fondamentale importanza quindi conoscere le caratteristiche di temprabilita' degli acciai per una corretta ottimizzazione delle caratteristiche meccaniche richieste. I tipi al solo carbonio, di temprabilita' estremamente bassa, sono tuttora molto richiesti ed apprezzati se impiegati per pezzi di piccole sezioni e quando si possono tollerare le deformazioni derivanti dalla tempra in acqua. Quando si superano determinate dimensioni il trattamento di bonifica non porta, in questi acciai, a sensibili variazioni di caratteristiche rispetto a quello dello stato normalizzato. Passando dai tipi a basso carbonio a quelli a piu' alto carbonio si ha un notevole aumento di resistenza, accompagnato pero' da una forte caduta di resilienza; di conseguenza i tipi a piu' alto tenore di carbonio non sono consigliabili per particolari sollecitati ad urto, mentre sono adatti dove sia richiesta una maggiore durezza e resistenza all’usura. Di largo impiego sono i tipi C40, C45 che presentano un buon compromesso tra le caratteristiche di resistenza e quelle di tenacita'. Passando agli acciai legati
segnaliamo: 36CrMn5 acciaio di costo moderato e con temprabilita' limitata; se opportunamente trattato, fino a 50-60 mm di spessore, puo' tuttavia dare buoni risultati; risentendo pero del fenomeno della fragilita' di rinvenimento e' consigliabile raffreddare i pezzi in olio od in acqua dopo lo stesso. 42CrMo4, di media temprabilita', adatto anche per impieghi a caldo fino alla temperatura di 500 °C; possiede anche una buona adattabilita' al trattamento di nitrurazione. 39NiCrMo3, di media temprabilita', costituisce il piu' diffuso acciaio da bonifica legato, sia per la buona lavorabilita' a caldo ed a freddo che per la facilita' di trattamento termico. 40NiCrMo7, corrispondente al noto SAE 4340, presenta un’elevata temprabilita' che lo rende adatto per la fabbricazione di pezzi ad alta resistenza fortemente sollecitati, anche di grosse dimensioni. 30NiCrMo12, di elevata temprabilita' e resistenza a fatica, e' destinato alla costruzione dei pezzi di piu' grosse dimensioni che debbono sopportare condizioni di lavoro molto severe. I tipi al Ni-Cr-Mo sono pressoché insensibili alla fragilita' di rinvenimento, presentano un’ottima tenacita' anche in senso trasversale e si comportano molto bene alle basse temperature. Ricordiamo infine il tipo 34NiCrMo16, autotemprante con minime deformazioni di tempra; viene utilizzato allo stato temprato e rinvenuto a 200 °C per quei particolari dove si richiede un’elevatissima durezza (R=1720-1960 N/mm2) e resistenza a fatica, quali per esempio ingranaggi, semiassi, alberi di torsione.
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