L’alluminio
puro trova impiego soprattutto nell’elettrotecnica e nell’industria chimica
ma, a causa delle sue scadenti proprieta' meccaniche, per le altre applicazioni
quasi sempre vengono impiegate le leghe. Gran parte degli elementi metallici
sono solubili nell’alluminio, ma solo alcuni, silicio, magnesio, rame,
zinco, manganese e litio, sono i principali costituenti delle leghe commerciali.
Talvolta sono aggiunte, per scopi particolari, piccole percentuali di
nichel, titanio, zirconio, cromo, bismuto, piombo, cadmio ed anche stagno
e ferro, quest’ultimo peraltro sempre presente come impurezza. Ogni elemento
possiede il suo particolare effetto, per esempio:
- il silicio:
migliora la colabilita' e riduce il coefficiente di dilatazione;
- il magnesio:
aumenta la resistenza alla corrosione in ambiente alcalino e in mare;
- il manganese:
aumenta la resistenza meccanica e alla corrosione;
- il rame:
accresce la resistenza meccanica, soprattutto a caldo;
- lo zinco:
soprattutto se associato al magnesio, conferisce una elevata resistenza
meccanica.
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Alluminio
- rame
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Il rame e' un elemento in lega molto importante per l’alluminio,
vista la sua apprezzabile solubilita' ed il suo effetto rinforzante.
Molte
leghe commerciali (serie 2XXX) contengono rame come principale elemento
in lega, in concentrazioni variabili dall’1 al 10% in peso; e'
spesso
usato in combinazione con magnesio per ottenere un migliore comportamento
meccanico. Il sistema alluminio - rame possiede un eutettico Al-AlCu2 alla
temperatura di 548 °C e alla composizione 33% di Cu in peso. L’indurimento
avviene per precipitazione. Le leghe binari Al-Cu non sono molto
usate commercialmente. Con l’aggiunta di elementi quali Mg, Mn, Si,
Ni, Li,
esse vengono usate spesso per applicazioni strutturali sugli aerei
e
in generale dove occorrono buone caratteristiche meccaniche e leggerezza.
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Alluminio
- magnesio. Il magnesio mostra una buona solubilita' nell’alluminio
(seconda solo allo zinco) e , per questo, leghe con concentrazioni minori
del 7% non mostrano una apprezzabile precipitazione (tuttavia se sono
presenti altri elementi questa percentuale diminuisce), ma e' possibile
comunque ottenere un discreto effetto indurente tramite la lavorazione
a freddo, visto che il magnesio permette di conservare un’ottima duttilita'.
Il magnesio fornisce inoltre un’eccellente resistenza alla corrosione
e una buona saldabilita': queste caratteristiche vengono sfruttate nella
costruzione delle carrozzerie in alluminio. L’eutettico Al-Mg2Al3 si
ha ad una concentrazione di 35% di Mg in peso ad una temperatura
di 450 °C. Per causare la precipitazione di Mg2Al3 (fase
b), che ha un reticolo f.c.c., la lega deve essere trattata a temperature
tra 200 e 300 °C e per un tempo dipendente dalla temperatura
scelta. La precipitazione avviene preferenzialmente sui piani {100},
seguita da quella sui piani {120}. La precipitazione puo' essere continua
o discontinua, a seconda della temperatura di tempra adottata; quella
continua genera una struttura di tipo "Wiedmastatten", la cui dimensione
principale decresce all’aumentare della temperatura di tempra e mostra
un limitato effetto indurente. La modalita' di formazione della fase
b e' importante anche per la resistenza alla corrosione: per ottimizzarla,
essa deve presentarsi in particelle discrete priva di struttura tipo
network a bordo grano, da evitare anche perche' riduce drasticamente
la duttilita'.
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Alluminio
- silicio. L’importanza del silicio e' dovuta all’aumento
di fluidita' e alla riduzione del coefficiente di dilatazione termica
conferito
dall’aggiunta di piccole quantita' di alligante, proprieta' molto
utile
nei getti e nelle saldature. Il sistema Al-Si forma un eutettico
alla temperatura di 577 °C ad una percentuale di silicio dell’11.7%
in peso; poiche' questo sistema non forma composti intermetallici,
il silicio
precipita direttamente dalla matrice della soluzione solida primaria.
La durezza delle particelle di silicio conferisce infine una buona
resistenza
all’usura. Nell’uso commerciale a questo sistema vengono aggiunti
altri elementi in lega quali per esempio il rame e il magnesio.
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Alluminio
- manganese. Le leghe Al-Mn formano un eutettico alla temperatura
di 658 °C e per una composizione del 2% in manganese; la fase intermetallica
che si separa e' MnAl6. Questo sistema si trova raramente
in equilibrio e il manganese, che ha una solubilita' molto ridotta nell’alluminio,
non e' portato in soluzione solida nella percentuale prevista dal diagramma
di stato, e cosi' MnAl6 appare come micro costituente anche
per percentuali molto basse di manganese; infatti e' usato in percentuali
di poco superiori all’1% in peso nelle leghe non trattabili termicamente
e in quantita' maggiori nelle leghe trattabili al calore. In generale
il vantaggio conferito dal manganese e' quello di aumentare la resistenza
meccanica delle leghe lavorate e di ridurre la sensibilita' alla corrosione
intergranulare ed alla stress corrosion, ma l’eventuale presenza di
composti intermetallici causa una diminuzione di duttilita'.
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Alluminio
- litio. Il sistema Al-Li permette di ottenere densita' molto
basse e allo stesso tempo elevati moduli elastici. Infatti e' l’unico
elemento (oltre al berillio) che riduce la densita' e che contemporaneamente
aumenta il modulo elastico dell’alluminio: ogni aumento percentuale
(in peso) di litio, diminuisce la densita' dell’alluminio di circa
il
3% e aumenta il suo modulo elastico del 6%. Queste leghe, tuttavia,
non sono del tutto mature tecnologicamente e mostrano una bassa duttilita'.
La composizione eutettica si ha per il 9.9% Li (in peso) e per una
temperatura
di 602 °C. L’effetto indurente deriva dalla precipitazione, soprattutto
del composto intermetallico metastabile Al3Li.
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Alluminio
- zinco. Lo zinco e' l’elemento che ha la solubilita' piu'
elevata nell’alluminio, e con esso forma un eutettico ad una concentrazione
del 95% in peso di Zn alla temperatura di 382 °C: cosi', per quasi
tutte le composizioni, si ha solidificazione di una soluzione solida
primaria;
al calare della temperatura il suo campo di stabilita' crolla e si
ha precipitazione di zinco. Generalmente le leghe binari Al-Zn non
vengono
usate, ma vengono preferite leghe Al-Zn-Mg, impiegate nelle costruzioni
aeronautiche.
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Alluminio
- rame - litio. L’aggiunta di rame al sistema Al-Li riduce
significativamente la solubilita' del litio attorno all’1.5% in peso
di litio alla temperatura
di 515 °C (senza Cu si era a 2.55% a 500 °C). Nella zona del diagramma
di stato ad alta concentrazione di Al, vi sono tre composti in equilibrio
con l’allumino; a seconda delle composizioni e delle temperature
e' possibile variare la quantita' delle diverse fasi presenti per
ottimizzare
le particolari caratteristiche meccaniche desiderate.
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Alluminio
- magnesio - silicio. Questo sistema costituisce la classe principale
di leghe per i pezzi lavorati a caldo e per quelli ricavati da fusione.
Esse riescono a combinare alcune caratteristiche favorevoli: buone resistenze
meccaniche, sensibilita' relativamente bassa alla tempra, buona resistenza
alla corrosione. L’indurimento avviene soprattutto per precipitazione
del composto Mg2Si. Per ottenere prodotti estrusi con questa
lega normalmente si mantengono Mg e Si al di sotto dell’1.5% in peso.
Il silicio, infine, aumenta la fluidita' del fuso e riduce il coefficiente
di dilatazione, come gia' detto anche per le leghe Al-Si.
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Alluminio
- rame - magnesio. Le leghe commerciali contenenti magnesio
e rame come maggiori alliganti contengono generalmente anche sufficiente
silicio da conferire loro caratteristiche di leghe quaternarie piuttosto
che ternarie. Peraltro le principali reazioni di rinforzo da precipitazione
sono quelle del sistema Al-Cu-Mg. Normalmente l’alligante piu' abbondante
e' il rame, e la matrice subisce indurimento per precipitazione delle
fasi intermetalliche CuAl2 e CuMgAl2. La reazione
di precipitazione coinvolgente il silicio, con formazione del composto
intermetallico Mg2Si, avviene solo per certe composizioni
e comunque da' un contributo minoritario all’effetto rinforzante.
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Alluminio
- magnesio - litio. L’aggiunta di magnesio al sistema binario
Al-Li porta ad una diminuzione di densita' e ad un certo aumento dei
moduli elastici della lega. In particolare il magnesio contribuisce
al rinforzo in due modi: aggiunge una componente alla soluzione solida
e riduce la solubilita' del litio nell’alluminio, aumentando (a parita'
di altri fattori) la frazione volumica del precipitato Al3Li.
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Alluminio
- magnesio - zinco e alluminio - rame - magnesio - zinco
Questi sistemi formano una classe importante di leghe trattabili termicamente
e, per il sistema quaternario, possono sopportare gli sforzi piu' alti
di qualunque altra lega di alluminio commerciale (eccetto quelle rinforzate
per dispersione di particolato ceramico). In molti casi lo zinco e'
il maggior elemento alligante. Il rinforzo avviene per precipitazione
di composti intermetallici come MgZn2, Mg3Zn3Al2,
Mg5Al3 o CuMgAl2.
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